Esplosione alla Toyota di Bologna: due morti e 11 feriti, il tragico caso
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Direttore: Alessandro Plateroti

Esplosione alla Toyota di Bologna: due morti e 11 feriti, il tragico caso

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Tragica esplosione alla Toyota Material Handling di Bologna: due operai perdono la vita e 11 persone rimangono ferite.

Nel pomeriggio di ieri, un’esplosione devastante ha colpito lo stabilimento Toyota Material Handling di Bologna, provocando il crollo di una parte del capannone. A causare il disastro sarebbe stato un compressore, che ha innescato lo scoppio intorno alle 17:20. Le conseguenze dell’incidente sono drammatiche: due giovani operai hanno perso la vita, mentre altre 11 persone sono rimaste ferite, una delle quali in condizioni critiche.

L’azienda, situata nella zona di Borgo Panigale, è una realtà di rilievo nel settore meccanico bolognese, specializzata nella produzione di carrelli elevatori. Sul luogo dell’incidente sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, carabinieri e personale sanitario per prestare soccorso e assicurarsi che non vi fossero altre persone sotto le macerie. Al momento, non sembrano esserci altri dispersi, ma le operazioni di ricerca continuano per precauzione.

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Lutto per due giovani vittime: chi erano gli operai

Le due vittime dell’esplosione sono Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi nati e cresciuti a Bologna. Cubello è deceduto sul colpo, mentre Tosi ha perso la vita poco dopo il ricovero all’ospedale Maggiore. Entrambi erano operai esperti e benvoluti dai colleghi, che si sono radunati fuori dallo stabilimento, assieme a familiari e amici, per piangere la loro tragica scomparsa.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, giunto sul posto, ha espresso profonda tristezza per l’accaduto, definendolo “l’ennesima strage sul lavoro”. Il territorio bolognese, infatti, era già stato colpito pochi mesi fa da un altro grave incidente sul lavoro nella centrale idroelettrica di Suviana, in cui morirono sette tecnici. Come riportato da rainews.it

Sciopero per la sicurezza sul lavoro

Proprio per denunciare la carenza di sicurezza sul lavoro, i delegati sindacali della Fiom-Cgil avevano già indetto uno sciopero di due ore a fine turno, previsto per il giorno stesso dell’incidente. Il sindacato ha ribadito la necessità di misure urgenti, soprattutto riguardo la manutenzione degli impianti e la formazione dei lavoratori.

La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza sul lavoro. “Non possiamo più tollerare situazioni di questo tipo” ha dichiarato Gian Pietro Montanari della Fiom-Cgil, sottolineando che eventi simili avrebbero potuto essere evitati con maggiori controlli e prevenzione.

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ultimo aggiornamento: 24 Ottobre 2024 11:49

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